Storia, cultura, bellezze paesaggistiche: Pescara è tutto questo e molto altro ancora. Scopriamo insieme, nel dettaglio, cosa vedere a Pescara e dintorni.

Cosa vedere con i bambini

Pescara, come del resto tutta l’area adriatica, si è negli anni organizzata al meglio per accogliere ed ospitare i propri turisti e, in particolare, i nuclei familiari con bambini.

Molte aree della città sono pedonalizzate o ciclabili, e dunque percorribili in totale sicurezza. Le spiagge adriatiche sono per la maggior parte attrezzate e sabbiose, decisamente le più apprezzate dai piccoli e le più organizzate per venire incontro alle esigenze dei genitori.

A seconda dell’età dei bambini sarà possibile scegliere l’attività più adatta a loro: i più piccoli apprezzeranno certamente i parchi naturali come il Lavino e la Majella, dove potranno venire a contatto con gli animali, ma i più grandi potrebbero appassionarsi anche ai musei, all’esplorazione della Pineta Dannunziana e alle attività didattiche che si svolgono presso la Torre del Cerrano.

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La casa natale di Gabriele D’Annunzio

Quando si pensa a Pescara il riferimento al celebre poeta e romanziere Gabriele D’Annunzio, che qui nacque, è inevitabile.

Sul corso principale della città sorge la sua casa natale, dove visse tra il 1863 e il 1874. Essa si presenta come una dimora borghese ottocentesca, dove sono custoditi tutti i ricordi d’infanzia del Poeta che, all’età di 11 anni, per motivi di studi, si trasferì nella città di Prato.

Casa natale di Gabriele D'Annunzio

Al pian terreno, lo ricordiamo, c’è un grande e suggestivo atrio che consente l’accesso al piano superiore, formato da 5 stanze, alle cui pareti sono attaccati dei pannelli che riportano i brani del Notturno dannunziano, un’opera intimistica in prosa in cui il Poeta ha annotato riflessioni e ricordi.

L’atmosfera, grazie agli arredi e ai dipinti ottocenteschi, è praticamente rimasta inalterata, cosicché sarà possibile per il visitatore immergersi pienamente nella vita dell’epoca. Sembrerà davvero di fare un viaggio a ritroso nel tempo!

L’edificio, dichiarato patrimonio culturale nazionale in epoca fascista, ospita oggi numerose collezioni d’arte oltre agli arredi originali e ad alcuni degli oggetti appartenuti al Vate: dai libri alle carte, dagli abiti alle divise di generale.

La costa dei trabocchi

La costa dei Trabocchi è un tratto di litorale compreso tra Vasto e Ortona molto vario da un punto di vista paesaggistico; esso si caratterizza per la presenza dei tradizionali trabocchi, antiche macchine da pesca che D’Annunzio definì “ragni colossali”. Il trabocco è simile a una palafitta, che in passato garantiva lavoro e riparo ai pescatori del tratto di litorale tra Ortona e San Salvo.

La costa dei trabocchi

Il trabocco più famoso è sicuramente il Turchino, a San Vito, descritto dal Vate abruzzese ne “Il trionfo della morte”. Oggi di queste scenografiche macchine da pesca ne sono rimaste poche, quasi tutte adibite a locali e ristoranti, o conservate come costruzioni storiche.

La costa che prende il nome da queste costruzioni è ovviamente visitabile e balneabile: si pensi, ad esempio, alla spiaggia di Ripari di Giobbe, oggi diventata area protetta, oppure alle incantevoli insenature del Golfo di Venere.

L’acqua è cristallina, la sabbia fine e l’aria è salubre: l’ideale per chi è alla ricerca di un soggiorno alla ricerca del relax e della natura.

Pescara vecchia

Pescara Vecchia è il nome del più famoso rione di Portanuova, a sua volta uno dei quartieri di punta della città. La zona venne occupata dai Romani per la posizione strategica favorevole ai traffici commerciali, ma in seguito visse un lungo periodo di abbandono fino alla costruzione della fortezza di Carlo V d’Asburgo. La fortezza spagnola abbracciò tutta la città, difendendola dalle aggressioni di pirateria – all’epoca frequenti -consentendo lo sviluppo del commercio e il ripopolamento della zona.

Pescara vecchia

Le aree storiche più significative andarono distrutte con i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale: il luogo dell’ultima porta demolita è oggi l’ingresso del Museo delle Genti d’Abruzzo, a memoria del doloroso passato del rione che la comunità vuole ricordare.

È a Pescara Vecchia che sorgono tutti i monumenti più importanti, come la Chiesa di Gerusalemme e la casa natale di D’Annunzio.

Il porto turistico di Marina di Pescara

Il porto di Marina di Pescara è uno dei più importanti porti turistici della Penisola: da diversi anni la qualità dei servizi offerti è di tale livello da avergli fatto conseguire il premio Bandiera Blu.

Porto turistico Marina di Pescara

Certamente molti approfittano delle sue strutture per noleggiare imbarcazioni, jetski e moto d’acqua, ma nel porto turistico sono presenti anche moltissimi negozi, ristoranti, locali, scuole di navigazione, uffici per la registrazione delle imbarcazioni e club per gli appassionati di vela. Il porto di Marina di Pescara, inoltre, soprattutto durante la stagione estiva, accoglie eventi e spettacoli molto apprezzati dai turisti.

Ubicato nel centro della città, il Porto risulta essere ben collegato con le principali vie di comunicazione: la stazione, l’aeroporto e l’autostrada. Inoltre è anche possibile imbarcarsi per raggiungere mete turistiche di enorme fascino, come le Tremiti, la Grecia e la Croazia.

Il lungomare di Pescara

Per chi ha bisogno di ricaricare le proprie energie con una passeggiata, il lungomare è ovviamente il luogo ideale. Formato da quattro strade che costeggiano la spiaggia, è pieno di locali, bar e ristoranti che possono accontentare i gusti di tutta la famiglia.

Il lungomare di Pescara

Per la sua intera lunghezza (pari a circa 5,4 chilometri), il lungomare di Pescara è percorribile sia in bici che a piedi, anche con i bambini, e voltando appena le spalle al mare è possibile ammirare, a pochissima distanza dall’acqua, il Massiccio del Gran Sasso: un panorama davvero suggestivo e che merita di essere immortalato con una foto!

L’area più frequentata del lungomare è quella settentrionale, sia per i numerosi punti di interesse storico-culturali che per l’ampia scelta di locali presso cui sostare.

La Pineta d’Avalos

La pineta d’Avalos è un’area naturale protetta ubicata nella zona sud della città; essa deve il proprio nome alla famiglia che in epoca borbonica dominava la città.

Nota anche come Pineta Dannunziana, si tratta di una delle riserve naturali più famose d’Abruzzo, che rappresenta un punto di riferimento per tutti gli amanti delle attività outdoor e in generale per coloro che desiderano stare a contatto con la natura.

Pineta d'Avalos

Nel corso del tempo, questo luogo suggestivo, che si estende per 53 ettari, è stato dotato di strade e piste ciclabili: una vera e propria oasi di verde, silenzio e natura a pochi passi dal mare. Non mancano inoltre strutture per l’intrattenimento dei più piccini, circostanza che la rende una destinazione ideale per i nuclei familiari con bambini.

Ricordiamo che è possibile effettuare visite guidate gratuite alla Pineta tutti i fine settimana dei mesi di luglio, agosto e settembre a partire dalle 5,30 p.m e durante la settimana in base a un calendario che viene aggiornato sulla pagina Facebook ufficiale. Per le scolaresche, poi, le visite gratuite sono disponibili anche da settembre a novembre su prenotazione; gli studenti potranno acquisire informazioni utili sulla storia, le caratteristiche geologiche e naturali della riserva.

Il ponte del mare

Il ponte del mare è uno dei ponti strallati più lunghi e ampi non solo d’Italia, ma anche d’Europa: esso infatti è lungo ben 466 metri. È interamente attraversabile sia a piedi che in bici grazie a percorsi appositi e si caratterizza per una vista mozzafiato sul porto, sui trabocchi, sul Parco della Majella e sul Massiccio del Gran Sasso. Per gli amanti della fotografia si tratta di una location assolutamente da non perdere!

Ponte del mare a Pescara

Il ponte, realizzato dall’architetto sud tirolese Walter Pichler, unisce le due riviere della città ed è collegato al Corridoio Verde Adriatico, l’insieme di piste ciclabili che costeggiano tutte le spiagge da Trieste e Santa Maria di Leuca, in Puglia. Malgrado si tratti di un struttura recente – questa passerella ciclo-pedonale risale infatti al 2009, è divenuto in breve tempo simbolo indiscusso della città.

Il museo delle Genti d’Abruzzo

Chi è appassionato di storia deve assolutamente visitare il Museo delle Genti d’Abruzzo, ubicato all’interno dell’edificio delle caserme borboniche.

Nelle sue venti sale, che sono ordinate per temi, si dipana tutta la storia della regione, a partire dai resti preistorici, rivenuti prevalentemente nel parco della Majella, fino alla Rivoluzione industriale del 1800.

Il Museo, lo ricordiamo, si sviluppa su due piani:

  • il piano basso si compone di sette sale: due conservano reperti risalenti al periodo risorgimentale, due sono dedicate al Museo del Gusto e le ultime tre ospitano fotografie di artisti contemporanei;
  • al piano superiore, costruito nel diciottesimo secolo, sono presenti 13 sale in cui si ripercorre la storia dell’uomo in Abruzzo dal a partire dall’epoca paleolitica.

Le sorgenti del Pescara

Le Sorgenti del Pescara è una delle riserve naturali d’Abruzzo più visitate, anche perché è facilmente raggiungibile dal centro cittadino: essa si caratterizza per la presenza di ambienti naturali di estremo interesse che si sviluppano intorno a un ampio specchio d’acqua. Istituita nel 1986, quest’area si trova nel comune di Popoli e si estende per circa 136 ettari.

Sorgenti del Pescara

L’area che delimita il corso d’acqua – lo ricordiamo – si contraddistingue per la presenza di un fitto canneto che è, senza dubbio, uno degli elementi paesaggistici più rilevanti. Questo ecosistema umido è l’habitat ideale per numerose specie vegetali: dalle piante acquatiche a quelle presenti nell’area boschiva circostante. Non manca, inoltre, un’ampia varietà di uccelli: si pensi, ad esempio, alla gallinella, alla folgada, alla moretta fino al bellissimo airone cenerino. Non mancano poi altre specie animali, come le volpi, gli scoiattoli e diversi tipi di anfibi.

Presso questa riserva, che è visitabile tutti i giorni, sono presenti aree picnic e di ristoro che consentono di trascorrere momenti di relax e di condivisione.

Torre del Cerrano

Spostiamoci ora verso nord in provincia di Teramo, dove sorge l’ultima Torre del Cerrano, una costruzione del XVI secolo che veniva utilizzata come avamposto militare per avvistare le navi saracene e arabe.

Questa suggestiva Torre è stata realizzata nel 1568 e deve la sua denominazione all’omonimo corso d’acqua che scende dalle colline di Atri e la cui foce si trova a 500 metri a sud della torre, in località Silvi.

Torre del Cerrano

Questa struttura è circondata da un incantevole giardino dove è presente la vegetazione tipica della macchia mediterranea: è visitabile ogni giorno in estate e permette il transito di pedoni e biciclette lungo la pista che in questo punto mette in comunicazione località Pineto con il comune di Silvi.

Nel giardino è possibile ammirare pini secolari e piante rare, come – ad esempio – lo Spina Christi, un arbusto perenne molto diffuso in epoca medievale oppure il Giglio di mare (Pancratium Maritimum) che si trova solitamente lungo la costa e sulle dune di sabbia .

All’interno della Torre, lo ricordiamo, è possibile visitare il Museo del Mare, oltre alla biblioteca storica degli studi nautici.

Parco Nazionale della Majella

Per visitare il Parco Nazionale della Majella è necessario allontanarsi dal mare e raggiungere i comprensori sciistici dell’Appennino.

Camoscio della Majella

La riserva si estende tra le provincie di L’Aquila, Chieti e Pescara e attraverso numerosissimi paesaggi: dai borghi storici, come Sulmona, alle riserve incontaminate dove è possibile avvistare camosci, cervi, aquile reali, falchi pellegrini, lupi dell’Appennino e l’animale simbolo dell’area, cioè l’orso bruno marsicano.

Il Parco della Majella non è solo natura, però: la riserva ospita musei, biblioteche storiche, borghi antichi, monumenti, chiese, abbazie, castelli ed infrastrutture archeologiche romane.

Borghi vicino Pescara

Il turismo dei borghi storici ha ripreso impulso anche in Abruzzo nel corso degli ultimi anni. Ve ne suggeriamo alcuni molto caratteristici, che si trovano vicino Pescara:

  • Abbateggio, che è stato da non molti anni insignito del premio Club nazionale dei Borghi più belli d’Italia. Sorge sulle pendici della Majella, in una posizione privilegiata per vedere il mare ed esplorare la riserva naturale alle spalle dei monti.Tra i principali punti di interesse segnaliamo la Chiesa di San Lorenzo Martire, il Santuario della Madonna dell’Elicina e le antiche capanne a tholos. Circondato da boschi di faggio e roverello, questo borgo si contraddistingue oltreché per il fascino storico-culturale, anche per le bellezze naturali. Piatto tipico del borgo, molto apprezzato dai turisti, è la minestra a base di farro.
  • Penne, si dirama su quattro colli (il Colle Sacro, il Colle Romano, il Colle Castello e il Colle Cappuccio), da cui si può ammirare un panorama mozzafiato. Il borgo venne colonizzato da civiltà pre-romane, dagli spagnoli e dal Regno di Napoli: ogni dominazione ha lasciato un segno profondo nell’architettura cittadina. Il centro storico del borgo si caratterizza per avere una forma allungata, proprio come quella di una pinna e per la presenza di numerose costruzioni architettoniche di grande fascino, come Palazzo Scorpione, Palazzo De Dura, la celebre Cattedrale e la Chiesa di Sant’Agostino.
  • Caramanico Terme è un piccolo borgo che sorge a 650 metri di altezza e che è ubicato nel cuore del Parco della Majella. Grazie alla presenza di sorgenti naturali di origine solfurea è considerato il luogo ideale per un soggiorno all’insegna del relax e del benessere; tra l’altro le terme del borgo sono convenzionate con il servizio sanitario nazionale. Da un punto di vista storico-culturale sono molto interessanti l’Abbazia di Santa Maria Maggiore con il suo portale gotico e La Chiesa di S. Tommaso, situata nelle vicinanze di un’area denominata “Paterno”.
  • Città Sant’Angelo è un borgo ricco di tradizioni e cultura, che non manca di stupire il turista per le prelibatezze gastronomiche – sia di terra che di mare – e i panorami mozzafiato che offre. A uno schiocco di dita da Pescara, Città Sant’Angelo si trova su un’altura che assicura un clima mite anche nelle giornate estive più calde. Tra i principali prodotti eno-gastronomici del borgo segnaliamo il Montepulciano d’Abruzzo e i maccheroni alla chitarra. Nel 2018 la rivista americana Forbes ha definito Città Sant’Angelo uno tra i 10 migliori luoghi in cui vivere al mondo.
  • Loreto Aprutino è un borgo molto affascinante, si erge su una collina ricca di ulivi ed è noto per la sua produzione di olio. Il centro storico, tipicamente medievale, si caratterizza per la presenza di suggestive costruzioni in pietra, strade, viuzze e porte. Non mancano, inoltre, testimonianze risalenti all’epoca rinascimentale e barocca. Assolutamente da non perdere poi, una visita alla Chiesa di San Pietro che si distingue per la presenza di diversi stili risalenti a epoche diverse: dal gotico al rinascimentale fino al barocco. Altro importante punto di interesse è il Museo delle Ceramiche di Castelli costruito nel 1957 per volere del nobiluomo Giacomo Acerbo; al suo interno sono conservate maioliche di enorme valore realizzate da celebri artisti locali tra il quindicesimo e il diciannovesimo secolo.
  • Roccamorice è un borgo medievale che conta meno di 1000 abitanti e che si estende per circa 25 km quadrati. Esso sorge su un’altura scoscesa, laddove si incontrano due affluenti del Lavinio e fa parte del Parco Nazionale della Majella. Questa località è celebre per il suo suggestivo eremo celestiniano “San Bartolomeo in Legio”, che è stato scavato nella roccia prima dell’anno 1000. A esso è possibile accedere tramite la Scala Santa che conduce a un terrazzo roccioso alla cui estremità si trova la chiesa: una visione davvero incantevole per i visitatori! Merita una visita anche il Palazzo Baronale che risale al settecento e che si caratterizza per la presenza di un giardino molto curato. Questo Palazzetto è adiacente alla bella Chiesa dell’Annunziata che, infatti, viene anche chiamata Chiesa del Barone. Un’altra peculiarità di Roccamorice sono le cosiddette capanne a tholos, delle costruzioni in pietra a forma conica tipiche delle comunità agro-pastorali.
  • Guardiagrele fa parte del parco nazionale della Majella; esso fu definito dal Vate D’Annunzio “la città della Pietra” nell’opera “Trionfo della morte”. La struttura urbanistica è tipicamente medievale: sono presenti torri, vicoletti, antiche costruzioni in pietra e suggestive chiese. Nel borgo, famoso per la produzione artigianale e, in particolare per l’arte orafa, sono ancora presenti numerose botteghe dove è possibile respirare le tradizioni legate a un passato assai remoto. Proprio a Guardiagrele, lo ricordiamo, venne realizzata per la prima volta la presentosa, un monile tradizionale abruzzese a forma di stella che veniva indossato dalle donne per eventi particolarmente importanti. Tra i principali punti di interesse del borgo segnaliamo: il Duomo, il chiostro di San Francesco e la Chiesa di Santa Maria Maggiore.
  • Pretoro è uno dei borghi più belli d’Italia; esso fa parte della Comunità montana della Maielletta. Risalente al tredicesimo secolo, questa località si caratterizza per la presenza di vicoletti intrecciati che sembrano formare un ricamo e per la bellezza paesaggistica che è possibile ammirare dai suoi numerosi belvedere. I più importanti monumenti del borgo sono la chiesa di Sant’Andrea Apostolo, che si erge sulla parte più alta di Pretoro e che si caratterizza per l’impronta neoclassica e le influenze barocche; la chiesa di San Nicola, il cui impianto originale è romanico, ma che è stata ricostruita in epoca tardorinascimentale. Al suo interno si trova una Pietà in terracotta risalente al diciassettesimo secolo e un portale ligneo con eleganti decorazioni. Pretoro è celebre, infine, per la lavorazione del legno e, in particolare, per la realizzazione dei fusi che servono a lavorare la lana.
  • Rocca San Giovanni è un delizioso borgo risalente all’epoca medievale, che fu costruito per volere di Oderisio II. Oltre al castello furono erette la cinta muraria e 3 torri per difendere la popolazione da eventuali incursioni nemiche. Esso sorge su uno sperone roccioso a circa 1115 metri dal livello del mare ed è interamente circondato da una fitta vegetazione formata da alberi tipici della macchia mediterranea (come aranci, pini, nespoli, piante aromatiche, ecc); si caratterizza inoltre per un clima particolarmente mite che lo rende visitabile in qualsiasi periodo dell’anno. Il centro del Paese, caratterizzato da suggestivi vicoletti si apre nella Piazza degli Eroi, sono ubicati il Palazzo Municipale e la splendida Chiesa romanica di San Matteo Apostolo. Non lontana dal paese, poi, c’è la suggestiva costa dei trabocchi con la sua acqua cristallina e le sue macchine da pesca tradizionali. Sospeso tra mare e collina, Rocca San Giovanni, è senza ombra di dubbio tra i borghi più belli d’Italia.